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COSTRUIRE UN MONDO NUOVO |
di Marco Puppini
Protagonisti sono le migliaia di lavoratori del Cantiere di Monfalcone e il libro è un omaggio al coraggio e alla tenacia con cui hanno saputo
difendere la democrazia e la convivenza civile durante il fascismo,l'occupazione tedesca e il lungo dopoguerra.
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NANO'. IL GIORNO DOPO |
di Giorgio GERMANI
Il dopoguerra del partigiano Dino Zanuttin.Incarcerato dopo una manifestazione in Italia
emigra in Jugoslavia ma dopo la rottura del Cominform finisce nuovamente in carcere.Dopo tre anni il rientro in Italia è un'altra delusione, ma Dino non si arrende
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ANTOLOGIA ADRIATICA. I LUMI, GLI IMPERI, I NAZIONALISMI |
di Otello BOSARI
L'età dei 'lumi' porta con sé una visione di progresso. Il potere, quello degli Asburgo come quello di Napoleone, ne rimane influenzato ma gli imperi
portano in corpo il seme del conflitto nel quale si aprono la strada i nazionalismi contrapposti.
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LA CHIESA DELLA MADONNA ADDOLORATA IN GRADISCA D'ISONZO. UNA STORIA DI UOMINI |
di Luciano ALBERTON e Vinicio TOMADIN
Le cronache che accompagnano i cinque secoli di esistenza della Chiesa dell'Addolorata ci restituiscono pagine di storia sociale drammatiche:
raccontano di generazioni che una dopo l'altra hanno affidato alla Madonna il proprio carico di dolore e speranza.
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 | GENERAZIONE IN GUERRA.
Memorie della Trieste in divisa.
1943 - 1945 | | Silva BON |   > leggi la prefazione < |  |  | Quando abbiamo l’onore di poter proporre al pubblico un nuovo lavoro di Silva Bon siamo sempre consapevoli che non si tratta solo di un libro di storia ma anche di un'altra tappa importante nel recupero della memoria degli anni più difficili del nostro Novecento, che Silva Bon porta avanti da molto tempo con la tenacia e il coraggio intellettuale che la contraddistinguono.
Silva è sicuramente la storica più nota per i lavori sul tema della deportazione e delle persecuzioni antiebraiche al confine orientale. Volumi come “La spoliazione dei beni ebraici”, “Testimoni della shoah” e “La luce dentro le tenebre”, che abbiamo proposto in questa collana, sono parte della storia del nostro Centro e l’uscita di un nuovo libro di Silva è diventato un appuntamento atteso per i nostri soci, per i lettori di storia, per i ricercatori e per gli operatori della scuola.
“Generazione in guerra. Memorie della Trieste in divisa. 1943 – 1945” affronta il tema della deportazione all’interno di un contesto più ampio: quello della memoria, o meglio, delle memorie della generazione di triestini che visse e subì il secondo conflitto mondiale. Che il vissuto legato agli anni della guerra sia a Trieste estremamente complesso e frastagliato, sia in rapporto al quadro nazionale che a quello regionale, non è una scoperta di oggi. Rappresentarlo in un libro è però estremamente difficile. L’autrice lo fa tenendo sempre presente questa difficoltà proponendoci interviste e memorie raccolte a molti anni di distanza dal periodo della guerra, quando un processo di rielaborazione della memoria è ormai avvenuto da parte di tutti i protagonisti.
Giovanni Comin, Fabio Forti, Riccardo Goruppi, Paolo Rossi, Giovanni Talleri e Marino Ursini Bissi sono portatori di esperienze e sensibilità politiche molto diverse tra loro, accomunati solo dall’aver vissuto infanzia e adolescenza all’interno della “fabbrica del consenso” fascista e soprattutto della scuola del regime che ne rappresentava lo strumento forse più importante.
Per alcuni dei testimoni la deportazione è parte di un calvario che si è scelto di affrontare in nome di un ideale e tutto il loro percorso di vita sembra prepararli a questa prova. Ma per altri, anche loro allora giovani e giovanissimi, le scelte fondamentali negli anni di guerra, quelle che ci consentono, con grande presunzione, di definire a posteriori appartenenze e idealità, sono a volte legate al caso, a un incontro, a un episodio, tanto da apparire in alcuni casi quasi scollegate rispetto al vissuto precedente.
Quello che ci impedisce di parlare genericamente di “non scelte” è proprio il processo di rielaborazione del proprio vissuto che tutti i protagonisti hanno condotto. Raccontarsi è per tutti una scelta difficile. Non si tratta solo di confrontarsi nuovamente con il dolore. E’ una scelta che svela la complessità di ciascuna persona, è il rendere palese il “sè” molteplice, quello che ci fa più paura.
Ascoltarsi e riflettere sulle nostre azioni sono una parte essenziale del raccontarsi, un atto di coraggio che i protagonisti/testimoni del libro compiono in piena autonomia, consapevoli che la loro memoria, il loro io, diventerà parte di altri, che la loro storia sarà parte di altre storie, se e quando gli altri sapranno raccontarsi a loro volta.
Ai testimoni possiamo e dobbiamo dire solo grazie per il loro coraggio così come dobbiamo dire grazie a Silva Bon per la sua fatica. I brevi saggi che completano il volume sono anche questi in un certo senso testimonianza, testimonianza del rigore scientifico del suo lavoro ma anche della sensibilità e della passione civile che lo accompagna sempre.
Dario Mattiussi.
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Incontri Laboratori didattici dal progetto "Incontro di civiltà"" |
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di Chiara FRAGIACOMO
In 5 anni 400 ragazzi di 4 scuole udinesi hanno condiviso attività didattiche e vita quotidiana con coetanei Israeliani:ebrei,mussulmani e cristiani.
Il racconto delle loro esperienze non regala illusioni ma pone problemi alla coscienza di tutti.
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L'ORMA DEL TIGR Testimonianza di un antifascista sloveno |
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di Dorce SARDOC
"L’orma del TIGR" propone per la prima volta al pubblico italiano le memorie di Dorce Sardoc e costituisce pertanto un’occasione importante per la ricerca e per la divulgazione storica.
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PERCORSI DELLA MEMORIA CIVILE La Resistenza nella Provincia di Gorizia |
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di Luciano PATAT
Un percorso storico e geografico che abbraccia i luoghi, gli avvenimenti ed i protagonisti della Lotta di Liberazione nei comuni della Provincia di Gorizia e nelle regioni della Slovenia occidentale e meridionale.
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PRIGIONIERO DELLA LOGICA Diario di un metalmeccanico. 1973-2004 |
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di Franco BUTTIGNON
Il volume di Franco Buttignon ha il merito di porre nuovamente al centro dell’attenzione le lotte operaie al Cantiere di Monfalcone negli ultimi trent’anni.
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